Da piccoli tutti ci siamo divertiti guardando lo sventurato Willy il coyote cercare di catturare beep beep. Ricordate?
Ebbene, iniziamo col sfatare un mito. Bip Bip non è uno struzzo, come molti credono, ma un uccello; infatti il coyote non caccia gli struzzi, bensì gli uccelli.
Come si evince dal titolo, una delle cose più importanti da sottolineare riguardo questo mammifero è la minaccia incombente di perdere la specie.
Detto così può sembrare una contraddizione, ma il problema esiste in quanto il coyote può accoppiarsi anche con altri canidi quali il lupo, il cane domestico e ciò comporterebbe la nascita di un cucciolo con il patrimonio genetico “confuso”.
Il coyote non è a rischio di estinzione e anzi si sta diffondendo sempre di più!
E’ organizzato in branchi, con una struttura molto simile a quella dei lupi, ma i membri del gruppo sono meno compatti e uniti tra loro, e lo stesso nella collaborazione per la caccia.
Gli esemplari di questa specie comunicano tra loro attraverso degli ululati e tramite i segnali olfattivi (ad esempio rilasciando l’urina per marcare il territorio proprio come i cani domestici e altri animali).
Predatore opportunista come lo sciacallo, il coyote può arrivare fino a 15 anni e il branco può essere composto fino a 8 esemplari, soprattutto femmine che aiutano la “coppia alfa” ad allevare i cuccioli.